La Corte Costituzionale ha fissato per l’8 aprile l’udienza di discussione pubblica sulla legittimità costituzionale di alcune disposizioni della legge n.40 che, in vigore dal 2004, intende disciplinare le tecniche di procreazione medicalmente assistita. Sul tema, due sono le questioni più controverse: il divieto di fecondazione di tipo eterologo (ovvero la donazione di gameti), previsto a norma dell’art. 4, comma 3 della legge, e il divieto, previsto a norma dell’art. 13, di ricerca scientifica sperimentale sugli embrioni. E proprio questo è il punto sostenuto da VOX – Osservatorio Italiano sui Diritti, che, nel luglio scorso aveva depositato un atto di intervento alla Corte Costituzionale (leggi qui).
La questione di legittimità relativa al divieto di donazione di gameti, su cui la Corte si era già pronunciata nel settembre del 2012 senza però giungere ad una decisione sul merito, è stata nuovamente sollevata dai Tribunali di Milano, di Firenze e di Catania. Visto il netto contrasto tra il divieto previsto dalla legge e alcuni principi fondamentali della persona e della coppia, i giudici chiedono ora alla Corte costituzionale di entrare nel merito della questione. E’ stata, invece, sollevata soltanto dal Tribunale di Firenze la questione di legittimità costituzionale riguardante il divieto di svolgere attività di ricerca scientifica sperimentale sugli embrioni (art. 13, legge n. 40 del 2004).