La Giornata mondiale contro l’Omofobia, che si celebra il 17 maggio di ogni anno, ci invita a riflettere e a riportare la nostra attenzione su un tema irrisolto e che tuttora affligge il nostro Paese, ossia quello degli atti di violenza, fisica e verbale, perpetrati in danno di persone in ragione del loro orientamento sessuale, omosessuale oppure transessuale.
L’incapacità del nostro Parlamento di affrontare concretamente il problema, fornendo delle risposte efficaci sul piano normativo, non ci esime dall’impegno a sensibilizzare la nostra società, nella piena consapevolezza che i più importanti progressi nella tutela dei diritti umani passano attraverso l’evoluzione della coscienza collettiva e della cultura di una società.
Mi auguro che il Parlamento nazionale sappia riportare al centro l’impegno volto alla rimozione di ogni discriminazione, in qualunque forma essa si manifesti, nei confronti delle persone omosessuali e transessuali, perché così ci è imposto, innanzitutto, dai principi fondamentali sanciti dalla nostra Carta costituzionale”.