L’ultimo sondaggio dell’UE sull’omofobia rivela dati infelici per l’Italia. La fotografia che ne emerge è infatti impietosa: ben il 92% delle persone LGBT nel nostro Paese viene infatti discriminata a causa del proprio orientamento sessuale. Peggio di noi solo Croazia e Lituania. E nel resto d’Europa? Ecco una mappa aggiornata secondo i dati del sondaggio, realizzata dal settimanale L’Espresso.
Da una parte Paesi più aperti e tolleranti, come Finlandia, Spagna e Regno Unito, dove sono riconosciute le unioni civili e i matrimoni per le coppie dello stesso sesso; dall’altra, l’Italia, la Grecia, la Croazia e la Lituania, “marchiati” come i Paesi meno virtuosi d’Europa, per la mancanza di politiche LGBT e per l’alto tasso di discriminazione nei confronti degli omossessuali in ogni ambito della vita pubblica. A rivelarlo, l’ultimo sondaggio dell’Unione Europea European Union lesbian, gay, bisexual and transgender survey, condotto online sulla popolazione LGBT dei 27 stati membri tra l’aprile e il luglio del 2012. Si tratta del primo, grande, sondaggio realizzato in Europa, che ha coinvolto un campione di 93 mila persone.
Il sondaggio fotografa una realtà italiana assai arretrata, che vede l’esordio di veri e propri atti di discriminazione sin dai banchi di scuola, dove non si contano gli atti di bullismo e gli atteggiamenti intolleranti verso gli omosessuali. Un’esperienza, che si ripete al momento di trovare un lavoro, cercare una casa, nell’accesso ai servizi pubblici e persino nel tempo libero. Segnando spesso, e anche profondamente, la vita di tanti che, come conseguenza, scelgono di reprimere la propria identità in pubblico o di concludere tragicamente la loro vita (solo nello scorso anno, sono stati 5 i casi di suicidio in Italia per questo motivo).
Così, i dati rivelano che in Italia 3 intervistati su 4 hanno paura di tenersi per mano in pubblico, perché temono aggressioni o minacce a sfondo omofobico o transfobico. Un dato, che aumenta di poco in base all’età e che, per gli over 55 italiani, raggiunge il 78%, seguiti da Francia e Regno Unito. In Europa il dato medio si attesta invece intorno al 67%.
L’ultimo dato non trascurabile riguarda i politici italiani, considerati dalle persone LGBT i peggiori omofobi d’Europa, in quanto a uso di un linguaggio offensivo e discriminatorio e in generale a comportamenti poco aperti nei confronti delle diversità.
Foto: L’Espresso