Il Ministero della Salute è al lavoro per consegnare le “fatidiche” linee guida sulla fecondazione eterologa che, si spera, diventeranno decreto legge dopo la pausa estiva. Tra i punti chiavi che verranno discussi alla Camera, l’anonimato del donatore dei gameti esterni e la gratuità delle donazioni. Nell’attesa del testo definitivo, raccogliamo il commento di Massimo Clara, avvocato e voce di Vox.
Aggiornamento delle linee guida della fecondazione assistita, anzi no nuove linee guida, anzi no decreto legge (ed ancora altre ipotesi).
Dal punto di vista mediatico, la questione della fecondazione assistita eterologa sembra porre ogni giorno nuove domande e chiedere nuove soluzioni. Non sarà colpa del ministro, in linea generale è bene che le procedure mediche siano condivise e uniformi, e che l’accesso a questa terapia sia possibile anche nei centri pubblici. Ma la fecondazione eterologa è già possibile, i criteri scientifici sono noti e puntualmente applicati all’estero da anni, come ben sanno le coppie che hanno dovuto recarsi a Bruxelles o in Spagna.
E allora, diciamoci che il moltiplicarsi di dichiarazioni corrisponde ad una velleità di presenzialismo (nel migliore dei casi), al tentativo di insinuare il dubbio di un inesistente vuoto legislativo per chi vuole sabotare (nel peggiore).
Leggeremo serenamente il lavoro che i tecnici predisporranno: a loro auguriamo di lavorare per migliorare gli strumenti, con la necessaria tranquillità, lasciando fuori dalla porta ansie di declamazione e di esibizione.
P.S. grazie, Regione Toscana!
Massimo Clara