Le parole possono trasformarsi in violenza? I social network possono favorire fenomeni di intolleranza? Un insulto diffuso su Twitter può tradursi in un pugno a chi è diverso, a chi è più fragile? Con il nostro progetto “La Mappa dell’Intolleranza” (leggi qui), abbiamo indagato l’odio che si propaga nella rete, la diffusione sul web di insulti contro disabili, gay, donne, stranieri ed ebrei. Una diffusione, che si è dimostrata capillare e geolocalizzata in tutto il Paese. Tanti, in Italia, gli episodi di cronaca che lo testimoniano. Come un bollettino di guerra, raccontano e scandiscono una realtà intollerante e violenta, soprattutto tra i giovani. Ecco le cronache dell’intolleranza.
TORINO, 16 marzo
Ragazzo gay viene picchiato su un autobus.
MESTRE, 6 marzo
Due quindicenni prendono a calci e pugni un loro coetaneo.
TRIGGIANO, 4 marzo
Un ragazzo disabile viene derubato e picchiato da quattro sedicenni.
CATANIA, 4 marzo
Transessuale viene brutalmente picchiata da quattro giovani. Tra di loro, anche due minorenni.
TARANTO, 2 marzo
Il Presidente dell’Arcigay viene pestato e insultato in pieno centro a Taranto.
GENOVA, 28 febbraio
Due ragazze di 16 e i 17 anni picchiano una loro amica e riprendono con uno smartphone il pestaggio.
ROMA, 27 febbraio
Ragazzo gay viene aggredito in una nota discoteca romana.
Foto: lastampa.it