L’Italicum, il sistema elettorale a doppio turno, è stato approvato dalla Camera dei Deputati lunedì 4 maggio con 334 voti favorevoli e 61 contrari. La nuova legge elettorale, arrivata un anno dopo la sentenza della Corte Costituzionale, che aveva bocciato gran parte delle norme del Porcellum, entrerà in vigore solo a partire dall’1 luglio 2016. Ecco che cosa prevede e il commento per VOX di Marilisa D’Amico.
➢ Caratteristiche principali.
Si tratta di un sistema proporzionale con premio di maggioranza a favore della lista più votata, con un eventuale doppio turno.
➢ Dove si applica
Solo alla Camera dei Deputati. È infatti in discussione in questi mesi il progetto di riforma della seconda parte della Costituzione, che renderà il Senato della Repubblica organo NON elettivo. Solo la Camera dei deputati sarà quindi eletta direttamente dai cittadini.
➢ Le soglie di sbarramento.
I seggi sono assegnati in proporzione ai voti che ciascuna lista ottiene a livello nazionale, purché abbia ottenuto almeno il 3% dei voti.
➢ Il premio di maggioranza.
La lista più votata che supera la soglia del 40% dei voti ottiene un premio di maggioranza di 340 seggi, il 55 % del totale.
➢ Il doppio turno.
Se nessuna lista raggiunge la soglia del 40% dei voti, ha luogo un secondo turno di ballottaggio. Chi vince il ballottaggio ottiene il premio di maggioranza (55%; 340 seggi).
➢ Circoscrizioni e collegi.
Il territorio nazionale è suddiviso in circoscrizioni che corrispondono tendenzialmente alle Regioni. Ognuna ha poi un numero variabile di collegi in cui i candidati vengono eletti. I collegi sono in tutto 100.
➢ Liste.
Ogni partito presenterà in ogni collegio una lista di candidati formata da 3 a 9 candidati in ordine alternato per genere. Ogni elettore potrà scegliere nel suo collegio un simbolo collegato a una lista e uno o due candidati da votare.
➢ Capolista bloccati e doppia preferenza di genere.
I partiti scelgono i capolista bloccati, rispetto ai quali l’elettore non potrà esprimere la preferenza. Ci saranno quindi cento capilista, uno per ogni collegio, scelti direttamente dai partiti. In primo luogo sono eletti i capolista e poi a scorrere i candidati con le preferenze. Rispetto ai candidati non capolista, l’elettore può esprime fino a due preferenze per candidati di sesso diverso.
➢ Parità di genere.
3 norme garantiscono il riequilibrio di genere nelle assemblee elettive:
A. alternanza di genere in lista;
B. doppia preferenza di genere: ciascun elettore può esprimere fino a due preferenze (non fra i capolista). Nel caso l’elettore decidesse di esprimere due preferenze queste devono necessariamente riguardare candidati di sesso diverso. Pena l’annullamento della seconda preferenza;
C. in ogni circoscrizione tra i capolista nessun sesso può essere rappresentato più del 60%.
➢ Entrata in vigore.
L’effettiva entrata in vigore è prevista al luglio del 2016. Se si dovesse andare a votare prima di quella data si applicherebbe la precedente legge elettorale (Porcellum).
Il Commento:
L’approvazione della nuova legge elettorale è un risultato importante. Nonostante qualsiasi sistema sia perfettibile, la legge ha dei punti di forza.
Il premio di maggioranza alla lista, infatti, favorisce la governabilità e disincentiva la formazione di coalizioni, spesso eterogenee, che hanno rappresentato un ostacolo alla stabilità dei governi, come dimostra ampiamente l’esperienza recente.
Allo stesso tempo, però, la legge prevede una soglia di sbarramento del 3%, che assicura il pluralismo e l’ingresso in parlamento dei partiti minori.
Un punto essenziale e particolarmente apprezzabile riguarda la previsione di norme volte all’equilibrio della rappresentanza di genere anche in Parlamento. E’ una novità rispetto alla legge elettorale precedente, che finalmente dà piena attuazione all’art. 51 Cost.
L’Italicum può, dunque rappresentare un buon punto di incontro tra quegli obiettivi a cui ogni sistema elettorale dovrebbe tendere: la rappresentatività e la governabilità.