Il ddl Cirinnà giace da ormai un anno in Parlamento a causa dei numerosi emendamenti presentati dai diversi partiti (alcuni dei quali, tra l’altro, stanno facendo ostruzionismo solo con lo scopo di rallentarne l’iter legislativo). “Unioni civili entro la primavera”, aveva affermato il presidente del Consiglio Matteo Renzi lo scorso marzo. Eppure, l’unico passo avanti, rimane quello del 2010 della Corte Costituzionale, che ha invitato il Parlamento a regolare “l’unione omosessuale come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso, cui spetta il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia”. Chi sta bloccando il disegno di legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso? E perché? VOX ha provato a fare un punto.
Chi è contro:
Gli emendamenti che bloccano il ddl Cirinnà sono in totale 4320 e sono stati presentati da:
– Area Popolare: 3000 (di cui 282 solo da Giovanardi)
– Forza Italia: 829
– Grandi Autonomie e Libertà: 332
Tempi:
Il disegno di legge è stato presentato nel giugno 2014 dalla relatrice PD Monica Cirinnà ed è stato subito bloccato dagli emendamenti dei partiti contrari. Nel marzo scorso, il presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva fatto sapere che sperava di riuscire ad approvare la legge entro la primavera: ancora però è in fase di discussione.
Le motivazioni dei contrari:
2 sono i punti più discussi dai contrari:
– l’unicità della famiglia naturale unita in matrimonio, che sarebbe messa a rischio dal riconoscimento delle unioni civili da partner dello stesso sesso;
– le stepchild adoption: che potrebbe avere conseguenze discutibili sulla tutela del bambino.
Per monitorare chi presenta gli emendamenti durante la discussione in Commissione: http://www.senato.it/leg/17/BGT/Schede/Ddliter/testi/43663_testi.htm