Dal 2004, la legge 40 vieta qualsiasi tipo di sperimentazione e ricerca sulle cellule embrionali che non siano terapeutiche o diagnostiche, impedendo così qualsiasi tipo di studio in grado di individuare trattamenti terapeutici di malattie come il Parkinson o il cancro. Martedì 22 marzo però, Vox è intervenuta davanti alla Corte Costituzionale per sostenere l’illegittimità del divieto di sperimentazione e ricerca sulle cellule embrionali. Ecco le motivazioni e un breve riassunto della vicenda.
L’intervento di Vox
Il 22 marzo 2016 Vox è intervenuta in udienza davanti alla Corte costituzionale per sostenere l’illegittimità del divieto di ricerca sugli embrioni. Infatti secondo Vox, il divieto imposto dalla l. 40 del 2004 può costituire un ostacolo alla ricerca clinica con finalità terapeutica – art. 9 Costituzione- e alla tutela della salute individuale e collettiva -art. 32 Costituzione.
Perché è importante la ricerca sulle cellule staminali embrionali?
Perché è fondamentale per l’individuazione di trattamenti terapeutici di alcune malattie, come il Parkinson, l’Alzheimer, la cecità, l’ictus, il diabete e il cancro.
Il divieto della legge n. 40 del 2004
Nonostante l’importanza della ricerca su cellule staminali embrionali per la cura di alcune malattie, l’art. 13 della legge n. 40 del 2004 pone il divieto assoluto di sperimentazione e ricerca sulle cellule embrionali che non persegua finalità terapeutiche e diagnostiche volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell’embrione stesso.
In particolare, non è consentita la ricerca sulle cellule staminali “italiane”. E’ invece ammessa l’importazione di linee cellulari staminali embrionali straniere.
Che cosa prevedono gli altri paesi europei riguardo alla ricerca sulle cellule staminali embrionali?
La ricerca sulle cellule staminali embrionali umane è consentita entro certi limiti e condizioni in 18 Stati membri dell’Unione europea. Nella maggior parte dei paesi la ricerca è consentita su embrioni prodotti da procedimenti di fecondazione assistita, e non più idonei per la riproduzione, solo dove vi sia il consenso preventivo e informato della coppia che si era sottoposta al procedimento di fecondazione assistita.
Solo tre Stati proibiscono la ricerca su cellule staminali: Irlanda, Italia, Germania.