NEWS Italia: troppi obiettori per garantire l’applicazione effettiva della legge 194. A breve la decisione del Consiglio d’Europa. Leggi qui!
VOX: l’interruzione volontaria di gravidanza e l’obiezione di coscienza.
La legge n. 194 del 1978 disciplina la materia dell’interruzione volontaria di gravidanza, permettendone a determinate condizioni l’accesso (artt. 4 e 6), e consente ai medici di non praticare questo tipo di interventi, sollevando obiezione di coscienza (art. 9). La legge n. 194, in particolare, prevede che entrambi i diritti siano garantiti senza che l’esercizio dell’uno comprometta l’altro. L’unica eccezione è prevista nel caso in cui vi sia un pericolo imminente per la vita della donna: anche il medico obiettore di coscienza deve intervenire per salvare la vita della donna.
Nella concreta prassi applicativa si sono registrate notevoli difficoltà nell’applicazione della legge, a causa dell’elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza, poiché non viene garantita in tutti gli ospedali la presenza di medici non obiettori necessaria a far fronte alle richieste di aborto.
Proprio per dare soluzione a questa situazione, nell’agosto del 2012 e nel gennaio del 2013 sono stati depositati due Reclami collettivi al Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa, con cui l’organizzazione internazionale non governativa International Planned Parenthood Federation European Network e la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) chiedono che venga accertata la violazione da parte dell’Italia dei diritti delle donne e dei medici non obiettori di coscienza, determinata dall’elevato e crescente numero di medici obiettori di coscienza che compromette di fatto l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza.
Si attende ora l’imminente decisione di merito da parte del Comitato Europeo dei Diritti Sociali, che ha già riconosciuto la necessità di decidere con procedura d’urgenza in considerazione dei diritti coinvolti.
Benedetta Liberali
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