L’incontro “La tutela dei diritti delle persone LGBT”, tenutosi ieri presso l’Università Statale di Milano, è stato un importante momento di riflessione sui diritti LGBT. Diritti che, a differenza degli Stati Uniti, trovano ancora difficoltà ad essere riconosciuti pienamente nel nostro Paese. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il Console Generale degli Stati Uniti D’America, Kylie Scott, Marilisa D’Amico, professore di Diritto Costituzionale e co-fondatrice di Vox, e Marco Mori, Presidente dell’Arcigay di Milano.
Ieri, 14 aprile 2014, si è svolto presso l’Università degli Studi di Milano, un seminario di studio dedicato al tema della tutela dei diritti delle persone LGBT, promosso dall’Università degli Studi di Milano e dall’associazione VOX – Osservatorio italiano sui Diritti. L’incontro, prendendo spunto dalla recente pubblicazione del volume, “Orientamento sessuale e diritti civili. Un confronto con gli Stati Uniti d’America” di M. D’Amico, M. Winkler, C. Nardocci (Franco Angeli, Milano, 2014), realizzato con la collaborazione del Consolato USA a Milano, ha inteso approfondire le problematiche che, ancora oggi, incontra il riconoscimento di pieni diritti, la c.d. full citizenship, alle persone LGBT secondo una prospettiva di tipo comparatistico tra Italia e Stati Uniti d’America.
Un primo profilo dal quale si è affrontato il tema della tutela dei diritti umani delle persone LGBT è stato, infatti, quello delle differenze e dei parallelismi che è possibile istituire tra l’esperienza italiana e quella statunitense, messi in luce in modo puntuale ed efficace, in primo luogo, dal Console Generale degli Stati Uniti d’America a Milano, Mr. Kyle Scott, a cui sono seguiti gli interventi degli altri relatori: la Prof.ssa Marilisa D’Amico, la Prof.ssa Lorenza Violini e il dott. Nicola Riva.
L’iniziativa si è, inoltre, arricchita non soltanto di interventi di studiosi, ma anche della partecipazione attiva di importanti esponenti dell’associazionismo LGBT, tra cui Marco Mori, Presidente di ArciGay, Yuri Guiana Segretario Nazionale di Certi Diritti, gli studenti rappresentanti dell’associazione GayStatale, che hanno saputo evidenziare l’importanza del ruolo ricoperto dalle associazioni nella diffusione di una cultura di tolleranza e di inclusione.
Il cammino verso il riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone LGBT è ancora lungo, ma siamo consapevoli di quanto iniziative, quale quella svoltasi oggi, possano contribuire sul piano culturale, sociale e, prima ancora, umano a rendere l’Italia uno Stato in cui il principio costituzionale di eguaglianza e di non discriminazione possa finalmente ricevere piena attuazione per tutti indipendentemente dall’orientamento sessuale di ciascuno.