Gli ultimi dati sull’e-commerce rivelano che, nel 2013, 13,8 milioni italiani hanno effettuato un acquisto on line (il 47,7% dell’utenza totale Internet in italia), con un fatturato pari a 11,2 miliardi di euro e una crescita del 17% rispetto al 2012. Un trend, sempre più diffuso, che riguarda i settori più disparati: dall’editoria all’abbigliamento, dall’alimentare alla tecnologia. Ma il rischio di una truffa è sempre dietro l’angolo. Come possiamo evitarlo? Come riconoscere i siti contraffatti? Esiste una legge che ci tutela? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
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Cosa dice la legge?
Ad oggi, il commercio elettronico in Italia è regolato dal D.Lgs. n.70 del 9 aprile 2003 (qui il testo completo: http://www.interlex.it/testi/dlg0370.htm) e dal Codice del Consumo (qui il testo: http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/05206dl.htm). Tuttavia, dal prossimo 14 giugno, entrerà in vigore la nuova direttiva “sugli acquisti a distanza in materia di recesso, restituzione, pagamenti, maggiorazioni e informativa al consumatore” (qui il testo completo: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2011:304:0064:0088:IT:PDF). Vediamo, nel dettaglio, quali saranno le novità:
Informativa: il venditore è obbligato a fornire una lunga serie di informazioni precise al consumatore prima di vincolarlo con un contratto, ad esempio, in termini di caratteristiche del prodotto o servizio, prezzo, identità e indirizzo del venditore, modalità di pagamento, diritto di recesso.
Recesso: sale a 14 giorni – dai precedenti 10 – il tempo massimo per ripensarci e restituire il prodotto o il servizio acquistato. Se però il venditore non adempie all’obbligo di informativa al consumatore sul diritto di recesso al momento della vendita, il limite viene prolungato a12 mesi.
Restituzione: il consumatore può restituire il bene anche se deteriorato, essendo responsabile solo della eventuale diminuzione di valore in determinati casi (stabiliti con precisione). La direttiva UE prevede la responsabilità del consumatore solo se legata ad una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria per il loro utilizzo. Comunque, se è mancata l’informativa sul diritto di recesso, il consumatore può restituire il bene senza alcuna responsabilità nemmeno sul minor valore.
Maggiorazioni: vietato applicare maggiorazioni sulle tariffe applicate nel caso in cui l’acquirente scelga di non pagare in contanti ma attraverso carte di credito, di debito e forme di pagamento elettroniche. Analogo divieto nel caso in cui esista una tariffa telefonica su linee dedicate messe a disposizione del consumatore dal venditore, nelle vendite dirette e a distanza.
Quali garanzie per l’acquirente e il consumatore?
Per l’acquirente, le garanzie di sicurezza del commercio elettronico sono:
– riservatezza dei dati sensibili (sia durante la trasmissione in rete, che nel sito di commercio elettronico, nel caso questi fossero memorizzati);
– integrità delle operazioni effettuate on-line (integrità dei dati trasmessi);
– autenticità del server di e-commerce.
Per la tutela del commerciante, invece:
– non ripudio da parte dell’acquirente (in questo caso sappiamo che un contratto per es. firmato digitalmente non possa essere disconosciuto da coloro che lo hanno sottoscritto)
Ma la truffa è sempre dietro l’angolo e combattere i web-truffatori non è mai facile. Per ovviare a questo problema, esistono anche delle apposite associazioni, come l’Associazione Italiana Commercio Elettronico (AICEL), in cui tutti coloro intenzionati ad avviare un sito di e-commerce “ci mettono la faccia”, permettendo all’associazione stessa di pubblicare tutti i dati dell’azienda e sottoscrivendo un codice etico di comportamento.
I consigli di Vox
Riportiamo di seguito qualche consiglio da tenere a mente, prima di effettuare una transazione su Internet:
Informarsi sul venditore, prima di acquistare online. Cercare il nome dell’azienda sui motori di ricerca, sui social network, sui forum.
Leggere con attenzione le condizioni di vendita e le caratteristiche di prodotto. Le condizioni di vendita cambiano da paese a paese; pertanto, bisogna prestare attenzione a quello in cui si trova il venditore e verificare sempre il diritto di recesso, le modalità e i tempi di restituzione o di ritiro dell’oggetto. Verificare prezzo, tasse, spese di spedizione e modalità di pagamento. In questo modo si eviteranno brutte sorprese.
Acquistare su siti protetti e controllare il “lucchetto” e la “s” nell’url. Oggi, molti siti, come quello di PayPal, adottano il sistema SSL (Secure Socket Layer) per criptare le informazioni finanziarie inviate su Internet e rendere più affidabili le procedure di pagamento. Un sito sicuro si riconosce da due dettagli: l’indirizzo della pagina, contenuto nella barra di navigazione in alto, da “http://www…” deve diventare “https://www…” (dopo ‘http’ deve riportare una ‘s’) e il lucchetto chiuso, che deve apparire in basso a destra oppure sulla barra di navigazione. In questo modo i dati non verranno criptati e condivisi.
Prestare attenzione ai dati richiesti: mai condividere PIN e password. Per gli acquisti online, non vengono richiesti dati personali come la password, il PIN o altre credenziali di accesso al proprio conto corrente. Quindi attenzione!
Assicurate i vostri acquisti, scegliendo sempre una spedizione tracciabile e assicurata. Il costo, di solito, è di poco superiore, ma permette di sapere in modo certo e tempestivo dove si trova l’oggetto comprato.
Link utili:
www.pmi.it/economia/mercati/news/72986/e-commerce-in-vigore-le-nuove-norme-ue.html
www.commissariatodips.it/approfondimenti/ecommerce.html