Un commento dai toni decisamente forti, che non nasconde la delusione, per un medico e accademico, che si è speso in prima fila per la Legge 40
Se fossi anche solo un po’ più cinico di quello che sono – e in circostanze come questa mi dispiace di non esserlo – penso che riuscirei a trovate divertente la dimostrazione di stupidità della quale un uomo politico riesce a dar prova nel momento in cui ritiene che i cittadini ( in questo caso, oltretutto, non quelli che l’hanno votato, ma quelli che lui amministra) sono un branco di imbecilli. Non è così, non sono abbastanza cinico, me ne rendo conto per il semplice fatto che sono indignato; e siccome so che non serve a niente sono anche offeso e arrabbiato.
Mi riferisco naturalmente alla decisione presa dal governo di portare il problema delle donazioni di gameti in Parlamento, una scelta che è stata giustificata con una motivazione che non troverebbe spazio nemmeno nelle commedie di Aristofane (o, se volete, nei film di Totò). Come è andata realmente lo sappiamo tutti: Renzi ha subito violente pressioni da parte del magistero cattolico; sapendo di poter contare su un notevole numero di cattolici e di cattocomunisti (ricordate cilicio e martello?) ha cercato la soluzione più semplice, e convinto com’è di essere l’amministratore delegato di una società di imbecilli si è fatto suggerire una motivazione tecnica (come fanno i cittadini a discutere le motivazioni tecniche?). Naturalmente chi l’ha suggerita ha immaginato un modo molto subdolo per far fare a lui la figura dell’imbecille, e così siamo arrivati a questa pochade, la politica avanspettacolo, Renzi il comico, la ministra la spogliarellista ( in effetti si è tolta di dosso ogni barlume di dignità, mi piaceva di più vestita).
Non so se c’è qualcuno al Governo dotato anche solo un po’ di senso dello Stato, temo di no: comunque ci provo. Se c’è, vorrei che ricordasse che un grande filosofo italiano, Abbagnano, ha scritto che il legislatore che trova ispirazione nelle religioni e nelle ideologie di parte è un uomo disonesto; vorrei che ricordasse che la Corte per i diritti dell’uomo ha mandato a tutti i legislatori europei un monito: ricordate – ha scritto – che la regola etica si forma dalla morale di senso comune e che il nostro sentire collettivo su questi temi si forma a seguito dell’intuizione dei vantaggi che derivano dalle conoscenze possibili e ha a che fare con il progresso delle conoscenze e con la loro divulgazione, le religioni non c’entrano. Vorrei dirgli che non si insulta in questo modo becero e arrogante la Corte Costituzionale, che ha detto con esemplare chiarezza che la sua sentenza non lascia alcun vuoto legislativo. E vorrei anche dirgli che prendere per i fondelli il cosiddetto popolo bue è un gioco pericoloso, non lo dico io, lo insegna la storia.
In conclusione, desidero mandare un semplice messaggio a chi ci governa: vergognatevi. Poi vorrei mandarne uno ai medici che si occupano di questi temi: andate avanti, non abbiate paura, i NAS non possono farvi alcun danno. E infine voglio anche dire qualcosa ai cittadini-pazienti: mi dispiace, purtroppo questo è, oggi, il Paese, uno schifo. Penso però che i centri privati vi potranno aiutare, la vera fregatura è che ne sono fuori ( e fuori rimarranno a lungo) i centri pubblici e che la questione dei Lea ce la dobbiamo dimenticare. Ma non dimenticatevi di come vi hanno trattato.
Concludo con un appello ai laici di questo Paese: penso che molti di voi – molti di noi – abbiano visto in Renzi, oltre che un chiacchierone e un furbetto, anche un possibile salvatore dell’economia del Paese. Dobbiamo capire tutti che non è così, nessuna persona che si comporta in questo modo è affidabile. Così diventa indispensabile che ci inventiamo un partito per le prossime elezioni, di movimenti politici per i quali valga la pena di votare attualmente non ne vedo. Credo però che nessuno di noi voterà per Renzi o per un partito che lo sostiene, in fondo ce lo ha chiesto lui, trattandoci come un branco di idioti.