Quest’estate ho scelto di ritornare in Abruzzo. E’ il secondo anno che trascorro qualche settimana, tra giugno e luglio, vicino a Pescara. Dopo il viaggio, in auto da Milano, ho avvertito un senso di stanchezza e un dolore al petto. Ho pensato potesse essere per le molte ore trascorse in auto: mia moglie non guida e preferisce che sia io, con tutta calma, a guidare. Il giorno successivo, nonostante il riposo, il dolore persisteva.
Il ricordo delle prime avvisaglie di sofferenza avvertite anni fa non poteva che mettermi in allerta. Ho avuto un infarto tre anni fa. Un’esperienza forte che, grazie ai medici dell’Ospedale Riuniti di Bergamo, ho potuto affrontare serenamente. Oggi però, ogni dolore “in zona cuore” mi ricorda quell’episodio.
Se Murphy avesse scritto una legge sul ricovero ospedaliero, avrebbe parlato della domenica. Quando scegliere di sentire dolore? Ma ovviamente nel giorno in cui gli altri scelgono il riposo! Era domenica quando ho preferito rinunciare alla prima spiaggia per rivolgermi alla guardia medica presso il pronto soccorso di Atri. Ho trovato uno staff efficiente, capace di tranquillizzarmi, di spiegarmi come non ci fossero relazioni con il cuore ma fossero piccoli calcoli.
Una dieta calibrata, un antibiotico efficace e un appuntamento il venerdì successivo. Ho passato vacanze serene grazie alla collaborazione efficiente dello staff, ridotto come numeri e forse anche come strutture, ma cortese e capace. Penso sia incoraggiante e confortante sperimentare che esistano medici capaci di andare oltre il comune senso del dovere e di farci dimenticare parole come malasanità e inefficienza. Io, dopo questa esperienza, ho pensato a un’unica parola: grazie.
Torno a Milano a breve, lì rivedrò il mio medico di famiglia e potrò raccontargli quanto mi è successo comunicandogli di aver conosciuto un suo degno collega. Penso che i cittadini onesti non si meritino di sentire sempre e solo storie di malasanità ma che abbiano il diritto di poter raccontare storie positive. Segnalo per la vostra “Anagrafe del buon dottore” , Rossano Di Quirico, dirigente responsabile del pronto soccorso di Atri.
Grazie, dottore.