Mandello, paese in provincia di Lecco che supera di poco i 10 mila abitanti, ha scelto i diritti: famiglie di fatto, fine vita e cittadinanza. Un esempio virtuoso, che VOX ha voluto indagare, intervistando il sindaco Riccardo Mariani.
In clima di Pride partiamo dalla comunità omosessuale: ci sono organizzazioni o richieste particolari a Mandello e dintorni? Che cosa ha fatto l’amministrazione comunale per loro?
A Lecco ha sede Renzo e Lucio, un’associazione LGBT presieduta da Mauro Pirovano. La loro prima festa l’hanno fatta proprio qui, a Mandello. Poi con loro abbiamo dato vita a una campagna di comunicazione contro l’omofobia e a una mostra fotografica sull’amore omosessuale. Se le istituzioni sono presenti e collaborano, questa è una battaglia di civiltà che si può intraprendere.
Mandello è un Comune all’avanguardia sui diritti.
Sì, noi abbiamo scelto di fare una vera campagna sui diritti. Siamo partiti dal testamento biologico, abbiamo approvato il registro per le unioni civili e a luglio sarà il momento dello ius soli per gli stranieri nati qui.
Le reazioni sono state diverse, alcune curiose, sempre civili. Per esempio, quando abbiamo iniziato a parlare di fine vita e coppie di fatto, nelle parrocchie sono stati organizzati incontri e confronti. Ad oggi ci sono state una venina di dichiarazioni d’interesse ma non è ancora stata depositata nessuna richiesta formale per l’iscrizione al registro. Alcuni cittadini hanno invece scelto di scrivere il proprio testamento biologico.
Oggi un coming out può essere difficile. Cosa consiglia ad un suo concittadino adolescente che si scopre omosessuale e non si accetta?
Innanzitutto lo inviterei a rivolgersi a Renzo e Lucio, per capire di non essere solo e per non sentirsi abbandonato. Un’associazione può dare sostegno, anche per accettarsi e per venire allo scoperto. E poi gli direi di parlarne con chi gli è più caro, con chi sente vicino. Non bisogna chiudersi, mai.
Andrea Banfi