Che cosa prevede la sentenza che ha dichiarato incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa? Ecco le motivazioni che, ieri, sono state espresse dalla Corte costituzionale e che cancellano definitivamente uno dei divieti più odiosi della legge sulla procreazione assistita.
Autodeterminazione della coppia: secondo la Corte “diventare genitori” costituisce “espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi” . Non si tratta di un diritto, ma di una libertà di scelta, in linea con quanto già detto nella sentenza 151 del 2009 in cui venivano riconosciute le giuste esigenze della procreazione.
Divieto di eterologa è irragionevole, perché crea una discriminazione ingiusta tra coppie che si trovano in condizioni identiche. Il divieto di eterologa, infatti, determina una “un ingiustificato, diverso trattamento delle coppie affette dalla più grave patologia, in base alla capacità economica delle stesse, che assurge intollerabilmente a requisito dell’esercizio di un diritto fondamentale, negato solo a quelle prive delle risorse finanziarie necessarie per potere fare ricorso a tale tecnica recandosi in altri Paesi”.
Non c’è un vuoto normativo: esistono già tutte le norme applicabili per praticare la fecondazione di tipo eterologa in Italia. La Corte dichiara, infine, che tutte le norme previste per la fecondazione omologa sono applicabili anche alla fecondazione di tipo eterologo.
Per il testo completo della sentenza, clicca qui : http://www.cortecostituzionale.it/schedaUltimoDeposito.do