La Francia approva i matrimoni gay e le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. Un altro paese che dice sì al cambiamento.
Il 23 aprile scorso l’Assemblea Nazionale francese ha emanato una legge che regolamenta le unioni omosessuali nel territorio transalpino. Non solo, con la stessa legge è approvata e legalizzata anche l’adozione da parte di coppie gay.
La Francia è il 9° paese europeo che dice sì al matrimonio omosessuale: la storia l’hanno fatta i Paesi Bassi, ancora nel 2001, seguiti poi da Belgio, Spagna, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda e Danimarca.
Sull’onda francese, il primo ministro inglese Cameron ha proposto una legge simile, il Marriage Bill, già approvato dalla Camera dei Comuni e ora ai voti nella Camera dei Lord.
Questa legge andrebbe a regolamentare il matrimonio gay in Inghilterra e Galles: nelle altre due regioni della Gran Bretagna, infatti, vigono leggi differenti per quanto riguarda il matrimonio.
Se l’Irlanda del Nord non si è ancora espressa al riguardo, la Scozia invece si è mossa già nell’aprile 2012, impegnandosi a redigere una legge entro il 2013.
Sempre nell’aprile 2013 anche altri due stati, questa volta non europei, hanno varato una legge a favore dei matrimoni dello stesso sesso: la Nuova Zelanda e l’Uruguay.
La legge in Uruguay – secondo stato dell’America Latina dopo l’Argentina a permettere questo tipo di unione – prevede la possibilità di contrarre matrimonio gay solo per le coppie uruguayane, escludendo quindi l’opportunità per gli stranieri omosessuali di convolare a nozze nello stato sudamericano (cosa possibile invece per le coppie eterosessuali).
La situazione italiana, invece, è ben lontana da questo disegno: non vi sono leggi che regolamentino il matrimonio omosessuale, né la possibilità di adozione da parte di coppie gay. Così come non vi sono leggi che tutelino le coppie di fatto, omosessuali e eterosessuali.