Omofobia, diritti e bullismo: che cosa ne pensa l’assessore alle Politiche Sociali e Cultura della salute di Milano? E quale la situazione in città? Ne abbiamo parlato con Pierfrancesco Majorino.
A Milano esiste un problema omofobia?
Di sicuro dobbiamo prendere atto di alcuni episodi che periodicamente capitano. A mio parere non si tratta di momenti che abbiano la capacità di segnare il clima cittadino: Milano è e resta una città aperta, che ospita da anni una comunità LGBT nutrita e importante.
Che cosa ha fatto e farà il Comune per contrastare l’omofobia?
La prima iniziativa è quella di far percepire il Comune come un interlocutore capace di dare risposte a chi è vittima di una discriminazione. Milano ha attuato diverse iniziative al riguardo: abbiamo approvato il registro per le unioni civili e un indirizzo mail per contrastare le discriminazioni. Il bando pubblico per il sostegno al reddito indetto dal nostro Comune per le famiglie in situazione di crisi per la perdita del lavoro ha incluso anche le coppie omosessuali.
Nelle scuole?
Doveva partire l’anno scorso una campagna anti omofobia, siamo un po’ in ritardo. Ci rivolgeremo presto alle scuole superiori per un’azione sinergica andando a interrogare il mondo della scuola. Ci piacerebbe fare degli incontri nelle scuole per parlare di differenza, aiutare le associazioni che già se ne occupano e magari pensare ad una campagna di comunicazione sul tema del bullismo a carattere omofobico.
Parteciperà al Pride a Milano?
Certo, anche prima di diventare Assessore non ne ho perso uno negli ultimi anni. E’ la festa più bella dell’anno!