Un ultimo aspetto sul quale soffermarsi, espressione dell’ormai non più tollerabile inerzia del legislatore nazionale nel disciplinare la diffusa realtà delle unioni basate sul legame affettivo, attiene alle iniziative promosse da alcuni Comuni italiani volte all’istituzione dei Registri delle Unioni Civili.
A questo proposito, s’intende fare riferimento al Registro delle Unioni Civili, istituito presso il Comune di Milano.
Con l’istituzione del Registro delle Unioni Civili, il Comune di Milano ha inteso dare attuazione ad alcuni importanti principi costituzionali, quali: il principio di eguaglianza e di non discriminazione; il principio di laicità, inteso come metodo che porti all’inclusione delle minoranze e delle differenti realtà sociali.
Il Registro delle Unioni Civili rappresenta, infatti, la prima forma di riconoscimento delle unioni fondate su un vincolo affettivo, con cui il Comune di Milano ha scelto di dare seguito alle importanti affermazioni della Corte costituzionale, che ha riconosciuto alle unioni omosessuali il diritto fondamentale a vivere liberamente una condizione di coppia.
Più in particolare, il Registro delle Unioni Civili mira a conferire una formale attestazione di “unione anagrafica basata su vincolo affettivo” a coloro che, coabitando nello stesso Comune, ne facciano richiesta.
Inoltre, l’iscrizione nel Registro delle Unioni Civili costituisce, il presupposto essenziale affinché il Comune di Milano possa predisporre azioni a sostegno di queste formazioni sociali, nel rispetto delle proprie competenze.
E’ notizia recente l’avvenuta iscrizione all’interno del Registro delle Unioni Civili di Milano della civil partnership conclusa all’estero da parte di una coppia di cittadini italiani dello stesso sesso.